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Temi del lavoro
27 Agosto 2025
Richiesta anticipazione tfr
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Come richiedere l’anticipo del TFR

L’anticipo del TFR consente, durante il rapporto di lavoro, di ottenere fino al 70% del trattamento di fine rapporto maturato se si rispettano condizioni come l’anzianità minima di 8 anni e le causali previste dalla legge. Questa guida spiega in modo operativo chi può chiedere l’anticipo, come calcolare l’importo richiedibile, quali documenti allegare, come presentare la domanda (con modello pronto per PEC) e quali implicazioni fiscali e contributive considerare. Segui la checklist rapida, la procedura passo‑passo e il modello di richiesta per inviare la domanda correttamente.

Che cos’è l’anticipo TFR

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una somma che il datore di lavoro accantona ogni mese per il dipendente. Il TFR matura durante tutto il rapporto di lavoro, viene rivalutato ogni anno sulla base degli indici ISTAT e normalmente è corrisposto alla cessazione del contratto.

L’anticipo del TFR è la possibilità, in costanza di rapporto di lavoro, di richiedere e ottenere una quota del TFR già maturata. La somma anticipata viene poi scalata dall’importo finale dovuto alla cessazione del rapporto e può essere concessa solo per le causali previste dalla normativa.

Riferimenti normativi e giurisprudenza essenziale sull’anticipo TFR

In questa sezione forniamo i riferimenti normativi e le pronunce più rilevanti per comprendere limiti e garanzie relativi all’anticipo del TFR. Il principio base è contenuto nell’art. 2120 c.c., che regola la maturazione e l’erogazione del trattamento di fine rapporto e disciplina, nei commi dedicati, le condizioni per l’anticipazione in costanza di rapporto. È utile consultare inoltre:

  1. principali sentenze della Corte di Cassazione (prove e limiti applicativi, pronunce 2021‑2025 che hanno precisato il divieto di erogazioni improprie e gli effetti contributivi);
  2. note e circolari dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dell’INPS sulle modalità operative;
  3. eventuali interpretazioni della giurisprudenza costituzionale e decisioni di merito che chiariscono la prova per acquisti in itinere della prima casa.

Per approfondire, consultare il testo aggiornato dell’art. 2120 c.c., le sentenze citate e le circolari INPS/INL disponibili sui siti ufficiali.

Requisiti e limiti per chiedere l’anticipo del TFR

  • ha maturato almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro;
  • non ha ricevuto un anticipo sul tfr in precedenza durante lo stesso rapporto di lavoro;
  • la richiesta rientra in una delle motivazioni previste dalla legge;
  • l’importo richiesto non supera il 70% del TFR maturato.

Di conseguenza, anche in presenza dei requisiti personali, l’accesso all’anticipo può essere condizionato da limiti aziendali e da situazioni di crisi dell’impresa, come fallimento, liquidazione o stati di CIGS.

Limiti aziendali per la concessione

L’anticipo può essere concesso nel rispetto di limiti di legge che regolano la capacità dell’azienda di erogare anticipi senza compromettere la gestione aziendale.

  • l’anticipo può essere concesso solo al 10% degli aventi diritto;
  • comunque non oltre il 4% del totale dei dipendenti;

Per le imprese con meno di 25 dipendenti l’obbligo pratico non opera laddove l’applicazione della percentuale porterebbe a meno di un lavoratore. Inoltre, l’azienda può non concedere l’anticipo se è in stato di crisi, fallimento, liquidazione o in CIGS.

Calcolo del TFR e come determinare l’importo massimo richiedibile (con esempi)

Come determinare l’importo: la formula di base per il calcolo del TFR annuo è normalmente Retribuzione utile annua / 13,5 (la quota può variare in base al CCNL), sommando poi anno per anno e applicando la rivalutazione annuale (quota fissa + variazione ISTAT). L’anticipo massimo consentito dalla normativa è generalmente il 70% del TFR maturato alla data della richiesta.

Esempio 1 — TFR semplice (nessuna rivalutazione complessa):

  • TFR maturato alla data X = € 10.000 → Anticipo massimo richiedibile = 70% × 10.000 = € 7.000.

Esempio 2 — TFR con rivalutazione pluriennale:

  • Somme accantonate anno per anno: 2019 € 2.500, 2020 € 2.500, 2021 € 2.500, 2022 € 2.500 → Totale lordo non rivalutato € 10.000. Applicare la rivalutazione annuale prevista (es. 1,5% fisso + 75% ISTAT) per ciascun anno fino alla data di richiesta per ottenere il TFR maturato effettivo; quindi calcolare il 70% su tale importo rivalutato.

Nota pratica: se il contratto collettivo o l’accordo aziendale prevede modalità più favorevoli, verificare quelle regole; tuttavia non è possibile chiedere quote non ancora maturate.

Procedura passo‑passo per presentare la domanda (modulo, invio, tempistiche, gestione dinieghi)

  1. Preparazione documenti: compilare il modulo con dati anagrafici, qualifica, data di assunzione, importo richiesto e causale; allegare documenti probatori specifici secondo checklist (vedi sezione documentale).
  2. Invio formale: inviare la richiesta preferibilmente via PEC o, in alternativa, con raccomandata A/R all’Ufficio Risorse Umane; conservare copia digitale e ricevute.
  3. Termini di risposta: la normativa non indica un termine rigoroso, ma è prassi ragionevole attendere una risposta entro 30–60 giorni; in assenza di riscontro, inviare sollecito scritto e documentare le comunicazioni.
  4. Valutazione: il datore può richiedere chiarimenti o documenti integrativi; rispondere in tempo utile e conservare le comunicazioni per eventuali contestazioni.
  5. Esito: se la richiesta è accolta l’importo sarà liquidato e detratto dal TFR finale; in caso di diniego chiedere motivazione scritta e verificare il regolamento collettivo o criteri aziendali.
  6. Gestione dinieghi sospetti: se il rifiuto appare illegittimo considerare l’intervento del sindacato o un parere legale; la giurisprudenza può sostenere il lavoratore in caso di diniego non motivato.

Modulo richiesta anticipo TFR

Con il modulo qui sotto puoi generare in pochi secondi la tua domanda ufficiale di anticipo TFR in PDF, già pronta da stampare o inviare al datore di lavoro.

Compila i campi sottostanti per generare il modulo di richiesta di anticipo sul TFR.

Aspetti fiscali e contributivi dell’anticipo TFR

L’anticipo del TFR può avere effetti fiscali e contributivi diversi rispetto al TFR corrisposto a fine rapporto. La tassazione separata applicata al TFR alla cessazione del rapporto potrebbe non trovare piena applicazione in caso di anticipi erogati in costanza di rapporto, specialmente se la corresponsione non rispetta i requisiti di legge. In alcuni casi la somma potrebbe essere qualificata come retribuzione imponibile ai fini previdenziali. Per questo motivo è opportuno concordare con il consulente del lavoro o l’ufficio paghe la corretta causale di erogazione e verificare eventuali conseguenze su contribuzione e base imponibile per la pensione o per la previdenza complementare.

Dati e numeri utili (punti chiave e percentuali)

  • Anzianità minima per richiedere anticipo: 8 anni.
  • Massimo anticipo per legge: 70% del TFR maturato alla data della richiesta.
  • Limiti aziendali: anticipi concessi al massimo al 10% degli aventi titolo e comunque non oltre il 4% del totale dei dipendenti.
  • Frequenza: una sola volta nel corso dello stesso rapporto di lavoro.
  • Esclusioni: aziende in crisi, in fallimento, in liquidazione o in CIGS possono essere esonerate dall’obbligo.
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COMPILA IL MODULO PER L’ANTICIPO DEL TFR
FAQ

Chi può chiedere l'anticipo del TFR?

Il lavoratore che ha maturato almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e la cui richiesta rientra in una delle causali previste dalla legge.

Quanto si può chiedere in anticipo?

Di norma fino al 70% del TFR maturato alla data della richiesta; valgono inoltre i limiti aziendali del 10% degli aventi diritto e comunque non oltre il 4% dei dipendenti.

Quante volte si può chiedere l'anticipo?

Contratto preliminare di compravendita registrato o atto notarile, visura catastale e documentazione sul regime patrimoniale del coniuge se rilevante.

Quali documenti servono per l'acquisto della prima casa?

Contratto preliminare di compravendita registrato o atto notarile, visura catastale e documentazione sul regime patrimoniale del coniuge se rilevante.

L'anticipo incide sulla pensione?

L'importo anticipato viene detratto dal TFR finale; l'effetto sulla pensione dipende dalla destinazione del TFR (se era destinato a previdenza complementare) e dalla qualificazione contributiva dell'erogazione.

Cosa fare se l'azienda rifiuta?

Richiedere motivazione scritta, verificare regolamenti collettivi o accordi aziendali e, se necessario, rivolgersi al sindacato o a un consulente legale per valutare le azioni possibili.

Le aziende con meno di 25 dipendenti devono concedere l'anticipo?

In base alla prassi giurisprudenziale l'obbligo non opera per imprese con meno di 25 addetti, salvo diverse previsioni contrattuali.

Posso revocare la richiesta dopo l'invio?

È possibile revocare la richiesta fino a quando non è stata formalmente accettata dall'azienda; inviare la revoca per PEC o raccomandata e conservarne prova.
Autore: CGL
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